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Finanziere licatese accusato di stalking verso la moglie: “Voleva solo vedere i figli”

Cronaca

Finanziere licatese accusato di stalking verso la moglie: “Voleva solo vedere i figli”

Un carabieniere fu chiamato per una richiesta di intervento: “Ha bussato con insistenza perchè era autorizzato a visitarli ma non gli fu consentito”

 

 

Sono intervenuto davanti all’abitazione della donna perchè c’era stata una richiesta al 112, l’uomo citofonava ripetutamente perchè voleva vedere i figli. Era autorizzato a far loro visita, ci mostrò il provvedimento del tribunale”.

 

 

Un carabiniere, chiamato per una richiesta di intervento, nega atteggiamenti molesti da parte dell’imputato – un finanziere di Licata – finito a processo per stalking, minaccia e danneggiamento in seguito alle denunce dell’ex moglie con cui era in corso la separazione. Il militare, citato dalla difesa dell’imputato, affidata all’avvocato Arnaldo Faro, ha raccontato in aula che l’uomo si limitò a bussare, non per molestare la donna, ma perchè voleva fare visita ai figli. “Citofonò con insistenza ma non gli fu consentito”, ha detto il teste.

 

 

“I nostri rapporti – aveva raccontato la presunta vittima – si sono logorati per la sua esasperata gelosia. Era convinto che un suo caro amico fosse il mio amante e ha iniziato a perseguitarmi”.

 

 

La donna sarebbe stata etichettata come “poco di buono” ma in maniera estremamente volgare e, secondo la sua versione, sarebbe stata intercettata abusivamente. “Mi ha registrato, dicendo che ero una tr.. e che mi aveva scoperto mentre facevo sesso con l’amante. Ma erano tutte sue fantasie”.

 

 

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