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Gloria Peritore: “Sul ring sono rinata, ora aiuto le donne che subiscono violenza”

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Gloria Peritore: “Sul ring sono rinata, ora aiuto le donne che subiscono violenza”

La campionessa di Kickboxing licatese intervistata da Repubblica

 

 

Campionessa del mondo di kickboxe (“Ma presto farò anche pugilato”), è presidentessa di Shadow project, una associazione che aiuta ragazze in difficoltà: “Anche io ho dovuto vincere le mie paure, lo sport è stato decisivo”. L’amicizia con Asia Argento e Elisabetta Canalis: “Fanno bene alla popolarità del nostro mondo”

 


The Shadow, l’ombra. E’ il soprannome di Gloria. Ombra che sfugge, veloce, precisa quando colpisce sul ring. Ma anche ombra che sorveglia, silenziosa, su una violenza altrettanto silente e spesso soffocata dalla paura, quel flagello universale che si abbatte sul mondo delle donne. The Shadow project è un’associazione che quel flagello lo combatte: “Il temine femminicidio purtroppo è entrato nel vocabolario collettivo, ma la violenza sulle donne c’è sempre stata. Solo che ora se ne parla di più. Il nostro obiettivo è sensibilizzare sul tema andando nelle scuole, nelle aziende. Una volta a un evento si è formata una fila di ragazze che volevano parlare con me delle loro esperienze drammatiche, che mi chiedevano aiuto. Anche se non è facile da credere, la figura del padre-padrone si annida persino negli adolescenti”.

La presidentessa di Shadow project è Gloria Peritore, campionessa del mondo di kickboxe (“Ma il sogno nel cassetto è l’esordio nel pugilato, da ragazza ho vinto 2 match, uno per ko…”). Ha 33 anni, i primi 18 li ha trascorsi nella natia Licata. Poi la svolta: “Ho preferito andarmene, fare il grande salto a Firenze per studiare marketing”. Lontana da casa, non dalle radici: “La famiglia è sempre la mia squadra, il pilastro delle mie scelte. Papà è medico, mamma insegnante di educazione fisica, mia sorella stilista di moda. E poi ci sono cani e gatti…”.

 

 

L’immaginario collettivo pretende solo eroi e eroine sul ring: “E invece io ci sono salita per allenare il coraggio. In Sicilia ho vissuto una storia difficile, ho subito forti pressioni psicologiche che mi hanno segnata. Perché non esiste solo la violenza fisica. A Firenze mi ero portata dietro tutto, strascichi di panico e ansia. E questo comportava problemi con gli altri, venivo considerata introversa, difficile”.

Difficile come il primo impatto con la palestra: “La mano mi è rimasta sulla maniglia della porta. Non ce l’ho fatta, sono tornata indietro. Poi però mi sono fatta scortare dalla mia migliore amica e sono riuscita a entrarci”. Il classico clic: “Il ring mi ha dato subito emozioni splendide. Avevo 21 anni e lavoravo in una grossa azienda di moda. Ma non ci ho pensato su due volte, mi sono licenziata per dedicarmi allo sport”.

Un clic e tutte le insicurezze che si dissolvono… “No, e non deve essere così. Bisogna sempre avere paura e ringrazio di averla. Se mi sentissi rilassata prima di un match, significherebbe avere sbagliato sport. La paura deve restare, ma in senso positivo, come attivatore. Una sorta di coraggio in movimento”. Restando al coraggio. Ce ne vuole per uno sport che non offre guadagni faraonici: “Ci si campa, però bisogna avere coraggio, faccia tosta, lavorare giorno e notte per avere gli sponsor. In questo devo dire che le mie competenze di marketing mi sono servite. Faccio tutto da sola, senza un manager”.

Una scelta azzeccata: “Ho vinto, perso, ho girato il mondo. In Giappone, proprio nel momento in cui tutti si stavano per chiudere in casa, ho combattuto davanti a 42mila persone. E sono salita sul ring in Spagna, negli Stati Uniti. Per una ragazza nata e cresciuta a Licata è un sogno”.

L’ultimo match, contro Mireia Garcia, è finito con un pari che le ha permesso di conservare il titolo: “Ma comunque mi è rimasto l’amaro in bocca per non essere riuscita a esprimere il mio potenziale”. Sul ring a festeggiarla, c’era Asia Argento: “Siamo amiche, ci unisce la passione per questo sport. Ho conosciuto anche Elisabetta Canalis, ha fatto progressi, sul ring è veramente brava. Sono donne che fanno bene alla popolarità del nostro sport”.

Donne tra l’altro dal fisico perfetto. Gloria ne approfitta per lanciare un messaggio alle ragazze: “Potete tranquillamente tenervi in forma con l’allenamento e non facendo la fame. Chi non riesce a dimagrire deve capire il vero perché, ma è folle smettere di mangiare. Io ad esempio sono una buonissima forchetta. Quindi mangiate e sceglietevi uno sport”.

Insomma, un elogio alla normalità che prosegue anche parlando della vita privata: “Mi sono trasferita a Roma e mi sono fidanzata con il mio coach. Il segreto? Il rapporto in palestra e quello nella vita privata. Sono due cose separate e tali devono restare…”

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