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Hub di via Panepinto, Vincenti: “Una storia Pirandelliana”

Politica

Hub di via Panepinto, Vincenti: “Una storia Pirandelliana”

Una storia Pirandelliana, l’ennesima a dire la verità, che vede la nostra bella cittadina coinvolta in un’assurda e (forse) incomprensibile diatriba relativa all’apertura dell’hub di via Panepinto, struttura scolastica, destinata in seguito, alla Protezione Civile e che grazie a fondi provenienti dalla stessa istituzione, tempo fa aveva subito dei lavori di adeguamento. Andiamo per ordine e vediamo di fare chiarezza, o di chiamare chi di competenza a farlo, per dare a questa città le giuste risposte e che ad oggi a distanza di più di tre mesi, non trova soluzioni.
Questa volta però stiamo parlando di salute pubblica, di pandemia, di contagi (in aumento a Licata) e di morti purtroppo, in un comune dove l’altalena non vuole scendere e dove al pericolo di paurose impennate, non c’è contrasto. Dal mese di marzo, la struttura utilizzata anche per effettuare i tamponi, doveva già essere operativa garantendo un numero elevato di vaccinazioni, pare che più volte la soluzione sembrasse arrivare da un momento all’ altro e poi tutto andava a farsi benedire.

 

La verità??? è mancata la volontà ( A TUTTI) di aprire la struttura, forse considerata inutile da qualcuno o forse perché la mania di grandezza ha prevalso sul bene comune.
Uno scarica barile pazzesco, tante bugie e tante responsabilità negate, ci fa capire realmente quando peso specifico possa avere l’amministrazione Galanti in questa ennesima circostanza, non essere riusciti a dare a Licata e ai suoi cittadini, la possibilità di aumentare in sicurezza, il numero delle vaccinazioni in una comunità, dove i contagi continuano inesorabilmente a salire andando in controtendenza con il resto del paese. La cosa che fa più paura è il silenzio ASSORDANTE DELLA POLITICA, partendo dal basso, dalla 5^ commissione consiliare che non si è posta il dubbio del perché di tale mancanza, a parte un comunicato stampa a firma dei consiglieri di opposizione e un intervento dell’ onorevole Pullara, su tutta la vicenda è calato il sipario.

 

 

A detta dei rappresentanti dell’ ASP, pare che la struttura non sia stata resa idonea per banalissimi interventi che dovevano essere garantiti dal comune e che non sono mai stati fatti, nonostante più sollecitazioni. Anche l’ assessore Castiglione è stato più volte chiamato in causa, ma pare che non abbia neppure risposto. Considerate che in quella struttura erano già stati spesi dei soldi (pubblici) per adeguarla e che per soli 1500 euro (materiale plastico da passare sul pavimento dichiarato inadeguato) tutto è rimasto bloccato.
Vergogna assoluta, quasi l’equivalente del compenso mensile di un assessore.

 

 

Quali garanzie di sicurezza può offrire un’amministrazione che è sorda (e direi anche muta) a una problematica così grave?? Per fortuna ci sono amministrazioni (Sindaci soprattutto) a noi vicine, che si muovono con velocità e senso di responsabilità, ne è un esempio il comune di Palma di Montechiaro con in testa il Sindaco Stefano Castellino, che in un paio di giornate, grazie a una conferenza di servizio, ha già tutto pronto e che aprirà prima della fine di questo mese.
Caro sindaco Galanti, caro assessore Castiglione, è tempo che qualcuno dia delle riposte alla città e che si assuma le responsabilità di ciò che è stato fatto (il nulla) o di ciò che vorrà fare.

Licata 21/06/2021

Angelo Vincenti

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