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Licata, Maltese: «Mi dispiace per il Palermo, che emozione sfidarlo!»

Foto: Gianfranco Campisi

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Licata, Maltese: «Mi dispiace per il Palermo, che emozione sfidarlo!»

Nel prossimo campionato il Palermo giocherà, quasi certamente, nel campionato di Serie D e di fronte si troverà diverse squadre della Sicilia. Una di queste sarà il neo promosso Licata di capitan Salvatore Maltese che due anni fa è stato premiato, agli awards del calcio, come miglior difensore e quest’anno è arrivato secondo. La nostra redazione ha intervistato in esclusiva il capitano del Licata proprio per capire che tipo di campionato si dovrà aspettare il Palermo il prossimo anno. Queste le sue dichiarazioni:

Salvatore, sei stato premiato, due anni fa, come miglior difensore agli awards del calcio. Quanto è stato difficile ricevere questo premio?

«È sempre una bella sensazione arrivare tra i primi ed essere uno dei migliori. Questo è anche un motivo d’orgoglio. Il premio lo devo soprattutto alla società che, insieme ai miei compagni, mi permette di raggiungere questi obiettivi».

Che idea ti sei fatto di tutta la vicenda dei rosanero?

«Sinceramente non so bene i fatti. Ho letto qualcosa ma non so realmente cosa sia successo. Credo che qualcosa sia andato storto o che, comunque, si sia sbagliato programma. Presentare la domanda d’iscrizione, poi fare ricorso. Anche il fatto che il club sia prima stato mandato in C, poi ha ricevuto una penalizzazione ha creato confusione. Io credo che il Palermo ormai in Lega non sia visto bene».

Il prossimo anno, quasi certamente, il Palermo sarà in serie D e lo affronterai. Quanta emozione ci sarà in te e in tutta la squadra pensando a questa sfida?

«Intanto, mi dispiace vedere il Palermo in questa situazione che non meritano né i tifosi né la città. Per quanto riguarda il fatto di ritrovarsi il Palermo da avversario questa è una grande emozione ed un sogno perché, sin da bambino, volevo calcare un campo di Serie A. Sarà una grande emozione giocare al “Renzo Barbera” davanti ai miei familiari e ad un grande pubblico».

Sei un concittadino di mister Marino che è stato annunciato come allenatore del Palermo, prima che scoppiasse tutta la vicenda. Nel frattempo, quasi tutte, le altre squadre hanno già annunciato l’allenatore. Questo lo potrebbe farlo star fermo per una stagione? 

«Conoscendo il curriculum del mister, che ha fatto spesso la Serie A e la Serie B, non lo so. Se si dovesse creare un progetto serio col Palermo, magari potrebbe anche accettare di disputare il campionato di Serie D col Palermo».

Il Palermo, così come i suoi tifosi, sono abituati a palcoscenici diversi, cosa dovranno aspettarsi dalla serie D?

«Intanto è importante calarsi nella mentalità del campionato di Serie D, cosa che non è affatto facile. Il sol pensiero che vai a giocare col Palermo ti farà dare il 100% pur di batterlo e per i rosanero non sarà semplice. Posso dare solo il consiglio di calarsi subito nel campionato con la giusta mentalità perché, ripeto, non sarà facile pure se ti chiami Palermo».

Per calarsi con la giusta mentalità servirà gente con esperienza nel campionato di Serie D o magari gente come Iachini, che ha detto che accetterebbe per amore, potrebbe far bene?

«Già il fatto che mister Iachini si proponga significa che potrebbe far bene al Palermo, perché sarebbe lui a scendere di categoria per dare una mano. Sarà importante scegliere gli under perché sarà obbligatorio farli giocare ma, anche, creare un mix di gente che conosce la categoria superiore e gente che ha esperienza in Serie D».

La nuova dirigenza non avrà molto tempo a disposizione per preparare il campionato. Secondo te questo potrebbe creare difficoltà o magari essendo il Palermo potrebbe aiutare?

«Solo un calciatore senza stimoli rifiuterebbe una chiamata da parte del Palermo. L’unica difficoltà potrebbe essere quella di non calarsi nella categoria ma, credo che, la nuova proprietà e i tifosi saranno pronti ad affrontare il campionato. Il Palermo ha la priorità di prendere uomini pronti a sposare la causa a prescindere dalla categoria».

In casa Marsala hanno già dichiarato che il prossimo anno si aspettano una campionato difficile visto che ci saranno Palermo, Siracusa, Turris e Messina. Credi sia tutta pretattica?

«Io sono di Marsala ma ho chiuso, tre anni fa, il mio rapporto con loro. Quest’anno, li ho seguiti perché ho alcuni amici che giocano lì e poi è sempre la squadra della mia città, hanno fatto un buonissimo campionato pur avendo davanti Bari e Turris. Hanno speso tanti soldi ma, il prossimo anno, con Palermo, Siracusa e altre squadre che non faranno sconti a nessuno, partono con le mani alzate. Io comunque penso che nel calcio non bisogna mai dire mai. Io non scendo mai in campo per perdere. Il verdetto deve darlo il campo».

 

Fonte: Ilovepalermocalcio.com

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