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Mafia a Licata, capitano dei Carabinieri racconta in aula origine delle indagini

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Mafia a Licata, capitano dei Carabinieri racconta in aula origine delle indagini

In questo stralcio del processo sono imputate nove persone

 

 

Nuova udienza del processo scaturito dall’operazione Assedio-Halycon, eseguita nell’estate 2019 dai carabinieri della Compagnia di Licata, che ha fatto luce sulla locale famiglia mafiosa e sugli intrecci con politica, imprenditoria e massoneria. Nello stralcio ordinario sono imputate nove persone: Giovanni “il professore” Lauria, 80 anni, ritenuto elemento apicale del clan licatese; Angelo Bellavia, 66 anni; Antonino Cusumano, 44 anni; Antonino Massaro, 62 anni; Marco Massaro, 36 anni; Alberto Riccobene, 48 anni; Salvatore Patriarca, 42 anni; Gabriele Spiteri, 47 anni, e Vincenzo Spiteri, 53 anni.

 

 

In aula è comparso il capitano Francesco Lucarelli, comandante della Compagnia di Licata, secondo teste dell’accusa. L’ufficiale dei carabinieri ha ricostruito la genesi delle indagini: “Tutto è iniziato con la scarcerazione di Angelo Occhipinti nel 2017. Abbiamo messo sotto controllo un garage nella sua disponibilità che in breve tempo si è rivelato un vero e proprio quartier generale dove si riunivano i membri.”

 

 

L’audizione del capitano Lucarelli proseguirà il prossimo 14 giugno.

 

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