Seguici sui social

LicataNotizie

“Pizzo sulla busta paga”, sei responsabili di una cooperativa davanti al gup

Attualità

“Pizzo sulla busta paga”, sei responsabili di una cooperativa davanti al gup

Alcuni difetti di notifica non hanno consentito di celebrare l’udienza preliminare. Almeno la metà dei ventuno dipendenti “vessati” sono pronti a costituirsi parte civile

 

 

L’operazione “Stipendi spezzati” che ipotizza un collaudato sistema di “pizzo” sulla busta paga dei dipendenti di una cooperativa di Licata che gestiva delle comunità per disabili psichici, approda in aula per l’udienza preliminare.

Alcune notifiche, tuttavia, non sono andate in porto e il procedimento, in programma davanti al gup Stefano Zammuto, è slittato al 19 ottobre. Il pubblico ministero Gloria Andreoli, ben tre anni dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio per i sei indagati.

 

 

I dipendenti della coop Suami, secondo quanto ipotizza il pm, avrebbero accettato il sistema del “cavallo di ritorno” per evitare il licenziamento. Prima gli sarebbe stata imposta la decurtazione dei soldi in contanti, poi sarebbero stati obbligati ad aprire un conto corrente e consegnare carta bancomat e codice pin ai propri datori di lavoro. L’operazione “Stipendi spezzati” è stata eseguita nel 2017 dai carabinieri di Licata.

I quattro indagati destinatari da un’ordinanza cautelare, firmata dal gip Alfonso Malato, e ad altre due persone che non sono state raggiunte da alcuna misura, rischiano il processo.

 

 

Si tratta di Salvatore Lupo, 45 anni, di Favara, amministratore unico della cooperativa Suami che gestisce una comunità per disabili psichici (finita peraltro al centro di un’altra inchiesta per maltrattamenti che, di recente, ha portato ai rinvii a giudizio), Maria Barba, detta Giusy, 39 anni, moglie di Lupo, ritenuta la responsabile di fatto delle due sedi operative della struttura; Rosa Sferrazza, 70 anni, di Favara, considerata la “prestanome” di Lupo dal febbraio del 2016; Caterina Federico, 38 anni, di Licata, presunta responsabile di fatto dal 2008 al 2016 di una delle sedi operative della cooperativa; Veronica Sutera Sardo, 34 anni, di Agrigento, assistente sociale delle cooperative e Linda Modica, 54 anni, di Licata, operatrice della struttura. Lupo, Barba, Federico, Sferrazza e Sutera Sardo sono accusati di associazione a delinquere.

Almeno nove dipendenti, assistiti dagli avvocati Antonio Montana e Angelo Farruggia, sono pronti a costituirsi parte civile.

Fonte: Agrigentonotizie.it

News, informazioni, curiosità ed eventi della città di Licata. Per la tua pubblicità contatta il 320 7550740.

Vai su