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“Sei morto, infame”, lettera con minacce e proiettili a imprenditore

Cronaca

“Sei morto, infame”, lettera con minacce e proiettili a imprenditore

Una lettera minatoria e cinque proiettili davanti l’abitazione

 

 

Ancora minacce e intimidazioni nei confronti d’imprenditori. Una lettera di minacce, con un chiaro ultimatum, e cinque proiettili calibro 38, è stata recapitata a un imprenditore di Licata, in provincia di Agrigento, di 45 anni.

 


Indagini in corso della polizia
A occuparsi delle indagini, dopo essere intervenuti sul posto con il supporto della Scientifica, sono gli agenti del commissariato di Licata. Sulle indagini c’è il massimo riserbo. Non filtra alcun particolare e le bocche rimangono cucite nel più fitto riserbo investigativo. Si scava sul passato per capire la sussistenza di eventuali dissapori o conflitti.

 

 

La lettera trovata dalla moglie
A ritrovare la lettera intimidatoria, sul portone di casa, è stata la moglie dell’imprenditore. Qualcuno, senza essere visto, ha lasciato una busta gialla con la scritta: “Anonimo sei morto”. All’interno un foglio con dei disegni che raffiguravano, a quanto pare, delle casse funebri e con la scritta: “Tinnaghiri o con le buone o con le cattive, ti fazzu saltare, u sta capennu? Non c’è bisognu che mi metti la legge nel mezzo. Di là te ne devi andare, sei morto, infame”

Lettera con minacce di morte al sindaco di Calamonaci
Nelle scorse settimane una lettera contenente minacce di morte è stata recapitata a Pino Spinelli, 50 anni, sindaco di Calamonaci, piccolo comune dell’Agrigentino di circa 1.200 abitanti. Il plico (non affrancato) è stato ritrovato da un messo comunale proprio all’ingresso del palazzo municipale.


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