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Torture a Licata, 23enne ai domiciliari

Cronaca

Torture a Licata, 23enne ai domiciliari

Uno degli indagati lascia il carcere e va ai domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Santo Lucia, ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari nei confronti di un 23enne, fermato con altre due persone lo scorso gennaio a Licata con l’accusa di aver torturato, sequestrato e picchiato alcuni invalidi civili per poi postare le immagini sui social.

Il Tribunale della Libertà ha ritenuto che il ruolo di Sortino, incensurato e al quale si contesta un solo episodio, sia marginale nell’intera vicenda.  Il fermo di indiziato di delitto, firmato dal procuratore Luigi Patronaggio e dal pm Gianluca Caputo, era stato disposto per tre persone.

I licatesi, assistiti dall’avvocato Santo Lucia, durante l’udienza di convalida del fermo, si erano avvalsi della facolta’ di non rispondere. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Licata proseguono per accertare eventuali altri episodi di cui si sarebbero resi protagonisti e identificare alcuni complici.

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