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Xiaomi Mi 9T: spacca la fascia media, un best-buy da soli 299€

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Xiaomi Mi 9T: spacca la fascia media, un best-buy da soli 299€

Xiaomi Mi 9T è l’ennesimo smartphone che l’azienda cinese piazza lì, in quella fascia media del mercato in cui le sfide alla Senna vs Prost per aggiudicarsi lo scettro di best-buy assoluto si sprecano. Potrei finire qui la recensione e dirvi semplicemente che “ha tutto quello che serve” ma proprio per questo, e per il fatto che comunque sono quasi due settimane che lo sto utilizzando, credo valga la pena raccontarvi un pochino in cosa mi ha stupito e dove, invece, c’è ancora qualche dettaglio da limare.

Intanto comincio dicendovi che per acquistarlo dovete incrociare le dita sperando di trovarlo disponibile, dato che sta letteralmente andando a ruba, e poi avere 329 euro sulla vostra carta di credito o nel portafoglio. Una cifra più che accettabile e che sicuramente scenderà nei prossimi mesi fino ad assestarsi intorno ai 260-280 euro. A meno di annunci da strapparsi i capelli da parte della concorrenza a quella cifra sarà difficile non consigliarlo a parenti e amici.

Se volete uno smartphone full-screen con fotocamera pop-up a queste cifre l’unica alternativa è P Smart Z di Huawei ma lasciate che ve lo dica, qui siamo su un’altro pianeta sotto molti punti di vista. Il fronte e il retro sono in Gorilla Glass 5 mentre la cornice è in materiale metallico. L’assemblaggio non lascia alcuno spazio alle critiche e troviamo una cura nei dettagli che solitamente abbiamo solo su smartphone di fascia alta.

Ho apprezzato molto il fatto che le fotocamere siano praticamente a filo della scocca, senza quel fastidioso gradino che abbiamo su Mi 9 e Mi 9 SE, antiestetico e anche poco funzionale. Oltre a questo non passa certamente inosservato il tasto di accensione e spegnimento verniciato di rosso che non ha alcuna utilità ma è una chicca che apprezzo molto. Dovrete invece fare caso al led di notifica che è posizionato nella parte alta sul coperchio della fotocamera pop-up. Non è esattamente la posizione più comoda, meglio tenere l’always on attivo per non perdersi notifiche.

Rispetto a Mi 9 abbiamo il jack da 3,5 mm e uno speaker che è soltanto mono. Non manca invece l’USB Type C, 2.0 ma non è così grave, e lo slot per la sim ha due alloggiamenti che non possono però ospitare una microSD. Potrebbe essere un problema ma i 64 GB di memoriadella versione base sono comunque un quantitativo sufficiente per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti. Altrimenti c’è la versione da 128 GB che costa 70 euro in più e per questo motivo diventa meno conveniente.

Il peso di questo Mi 9T è senza dubbio importante, parliamo di 191 grammi che sono però ben distribuiti facendo in modo che lo smartphone non risulti mai sbilanciato durante l’uso. La finitura lucida ha un trattamento anti impronta che non è efficacissimo ma in compenso restituisce un grip decisamente inaspettato. In confezione troviamo comunque una cover rigida, sempre apprezzata.

Generalmente parliamo di una buona ergonomia, resa tale sopratutto dalla presenza di cornici molto ridotte intorno al display che permettono di contenere le dimensioni, oltre che di avere un’esperienza d’utilizzo visivamente molto appagante. Tutto questo è ovviamente possibile grazie alla fotocamera pop-up che si apre velocemente quando richiesto e che viene accompagnata nel movimento da un led che la illumina con un effetto scenico molto carino.

Il display full screen è senza ombra di dubbio la caratteristica principale di questo smartphone. Parliamo di un AMOLED da 6,4 pollici di diagonale, con rapporto d’aspetto 19.5:9 e risoluzione FullHD+. Un display che si è rivelato molto buono sotto tutti i punti di vista, a conferma del fatto che ormai anche in soluzioni di fascia media possiamo trovare pannelli che non sfigurerebbero a bordo di un top di gamma.

La luminosità massima è abbastanza elevata. Sappiamo bene che gli AMOLED sono solitamente meno luminosi degli IPS ma qui abbiamo comunque misurato più di 430 cd/mqsu tutta la superficie del pannello e si superano le 700 cd/mq se consideriamo i picchi su porzioni ridotte. I neri sono poi assoluti, ovviamente, e questo porta ad un rapporto di contrasto molto buono, che permette di leggere sempre bene le informazioni anche sotto la luce del sole.

Nella parte posteriore della scocca troviamo poi la fotocamera principale che è in realtà composta da tre moduli differenti. La configurazione di questi tre moduli porta ad avere un sensore da 48 megapixel con lente standard (26mm) e apertura f/1.75, una seconda opzione con sensore da 13 megapixel e lente grandangolare e, per concludere, una 8 megapixel con zoom ottico 2X (queste ultime due con apertura f/2.4).

In questa fascia di mercato stiamo cominciando ad abituarci ad avere queste soluzioni multiple ma non è ancora così scontato trovare tutta questa versatilità. Già perchè il vantaggio di poter cambiare inquadratura con un tocco senza dover muovere un passo permette davvero agli utenti di essere estremamente creativi nella composizione dei propri scatti. Con questo set di lenti a disposizione l’unico limite sta nella fantasia di chi impugna lo smartphone, e nella quantità di luce a disposizione (ci arrivo tra poco).

Le foto scattate di giorno e in presenza di un buon quantitativo di luce sono molto buone in tutti e tre i casi. Qualsiasi sia la lente che utilizziamo abbiamo immagini nitide, ben contrastate, con una buona gestione del controluce e colori brillanti, a volte anche un pochino troppo. La velocità della messa a fuoco è soddisfacente e anche in modalità ritratto abbiamo un algoritmo che è in grado di scontornare i soggetti correttamente e sfocare quello che sta in secondo piano in maniera naturale.

Bene, ma cosa troviamo all’interno di questo Mi 9T? Niente Snapdragon 855, ma mi pare ovvio dato il costo complessivo. C’è invece uno Snapdragon 730 che è uno degli ultimi arrivati per quanto riguarda la serie 700 dei processori mobile di Qualcomm e che è in grado di garantire delle prestazioni molto buone in ogni frangente, senza far rimpiangere soluzioni più blasonate e garantendo anche un consumo energetico leggermente inferiore.

 

SCHEDA TECNICA XIAOMI MI 9T

  • Dimensioni: 156.7 x 74.3 x 8.8 mm per 191 grammi
  • Sistema operativo: Android 9 Pie con MIUI 10.3
  • Display: AMOLED da 6,39” FHD+, Corning Gorilla Glass 5, Reading Mode 2.0, Sunlight Mode 2.0
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 730
  • GPU: Adreno 618
  • 6GB di RAM LPDDR4x
  • 64/128GB di memoria interna UFS 2.1
  • Connettività: 4G VoLTE, NFC, WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0, USB Type-C, GPS
  • Tripla cam posteriore da 48+13+8MP
  • Cam anteriore da 20MP
  • Batteria: 4000mAh con ricarica rapida

In questi oltre 10 giorni di utilizzo non ho mai riscontrato alcun problema legato alla reattività del sistema o alla velocità di apertura delle applicazioni. Anche i giochi girano senza incertezze e il multitasking viene sempre gestito bene e i 6 GB di RAM permettono di mantenere attive 4-5 applicazioni in contemporanea.

La ricezione è ottima, il segnale viene agganciato sempre in fretta e mantenuto senza troppi problemi anche nelle situazioni critiche, abbiamo il 4G+ e il WiFi dual-band. Il Bluetooth è disponibile in versione 5.0 e sono presenti GPS, A-GPS, GLONASS, Beidou e Galileo.

Bene anche l’audio in chiamata con la capsula che restituisce un timbro chiaro e fedele. Buono il volume del vivavoce che sfrutta lo speaker per riprodurre i suoni con un risultato soddisfacente anche per quanto riguarda l’equalizzazione. Stesso discorso per l’audio multimediale sempre grazie all’unico speaker mono che resta comunque qualitativamente allineato alla concorrenza nella stessa fascia di prezzo.

 

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