Sostenere il comparto del wedding deve essere una priorità, vista l’importanza di questo settore per l’economia.
Oggi leggiamo sulla stampa del calo del 61% delle cerimonie a causa della pandemia, con professionisti letteralmente fermi da quasi un anno. Parliamo di un comparto che ha bisogno di essere realmente supportato e ricostruito, fare sinergia tra tutti gli operatori coinvolti.
La filiera produttiva interessata è ampia, in un settore con delle specifiche peculiarità, non sempre facilmente riconducibile alla classificazione dei CODICI ATECO, ma si tratta di una realtà che nel complesso fattura il 10% del PIL nazionale e che “può contare su almeno 37 tipologie di aziende strettamente legate al comparto e circa 20 legate in maniera secondaria” come dichiarato dalle Associazione Wedding Planner.
“Il covid ha spezzato i nostri sogni ma noi continueremo a credere per sempre nella magia del “Sì, lo voglio”, commenta la wedding planner Silvia Slitti che ha scritto un manuale di consigli, su come organizzare un evento, un party o un matrimonio, anche spendendo meno soldi in un momento così difficile, raccontando anche la propria esperienza seguendo in questi anni alcuni matrimoni di calciatori come quelli del campione del mondo Luca Toni e Marta, l’allenatore della Lazio Simone Inzaghi e Gaia, il mister dell’Atletico Madrid Diego Simeone e Carla, Andrea Belotti del Torino e Giorgia.
Per un matrimonio ai tempi del Covid-19, che si rimandi o che si scelga di andare avanti c’è molto da fare.