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Meteo avverso: la provincia di Agrigento è la più fragile della Sicilia

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Meteo avverso: la provincia di Agrigento è la più fragile della Sicilia

Un territorio impreparato e continue allerta meteo, tra allagamenti, trombe d’aria ed esondazioni fluviali che hanno messo ko svariate città

 

 

Ad Agrigento un albero colpisce una scuola e un palo della luce investe un’auto in marcia, con due persone a bordo. A Licata una forte tempesta si abbatte sulla città provocando allagamenti. Sono le pagine più recenti e meno dolorose di una storia per niente nuova, fatta non solo di continui allerta meteo, ma di ben 42 eventi climatici estremi negli ultimi 12 anni sulla costa agrigentina, di cui 32 nel capoluogo, con 15 casi di allagamento da piogge intense, otto danni da trombe d’aria e sette danni a infrastrutture e quattro esondazioni fluviali a Sciacca. Sono i dati del rapporto Città Clima di Legambiente, che nell’Isola ha censito, dal 2010 ad oggi, 175 eventi, il più alto numero d’Italia, la maggior parte dei quali si sono verificati proprio in provincia di Agrigento, un territorio “particolarmente fragile e soggetto al rischio idrogeologico, con eventi estremi e danni in aree ricorrenti”, sottolineano gli ambientalisti. Il calendario degli eventi censiti è un bollettino di guerra. Appena tre anni fa, il 12 novembre 2019, “l’ex eliporto di San Leone – ricostruisce Legambiente – veniva sommerso dall’acqua a causa delle piogge. Pochi giorni prima, il 10 novembre, un nubifragio provocava acqua molto alta al Villaggio Mosè. Invase dal fango strade come via delle Mandorle, viale Cannatello e via Teatro Tenda, con l’acqua alta un metro”.

 

“Il Governo regionale ha finanziato sette nuovi interventi – scrive Legambiente – che dovevano essere avviati dal Genio civile di Agrigento entro la fine del 2021. Tra questi c’è il torrente Cansalamone di Sciacca e il torrente Finocchio di Menfi. Gli altri riguardano la manutenzione del Fiume Ipsas (nel tratto tra Grotte e Agrigento), del Vallone Cannatello ad Agrigento, mentre nel territorio di Licata i lavori riguarderanno il Canale Fiumevecchio e due nuovi tratti dei Torrenti Della Palma e Mollarella. Nuovi interventi, con fondi regionali, che si aggiungono a quelli già effettuati o in corso per la manutenzione di 22 corsi d’acqua ed in particolare dei fiumi Verdura, torrenti Garella e Tina, Cavarretto, Mirabile e Femmina Morta, Cangemi, Bellapietra e Carabollace”. Il commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, solo negli ultimi quattro mesi ha bandito le gare per il consolidamento del centro storico di Raffadali e del versante di via Macaluso e Racalmuto e affidato lavori per il consolidamento del centro storico sempre a Racalmuto per 1,5 milioni di euro, a Montallegro (monte Bonifacio) per 1,7 milioni di euro e a Siculiana (contrada Cantamatino) per due milioni di euro. Dei 420 interventi tra programmati, in corso o conclusi, per un ammontare di 795 milioni, 34 riguardano la provincia di Agrigento.

 


 

Fonte: https://focusicilia.it/clima-impazzito-agrigento-e-la-provincia-piu-fragile-della-sicilia/



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