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Risparmiare oggi per vivere meglio domani: il vantaggio fiscale del fondo pensione

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Credits: Freepik.com

Fino a qualche anno fa la pensione era una tematica che riguardava esclusivamente i pensionati o i lavoratori prossimi a ritirarsi dal mercato del lavoro. Oggi non è più così, anzi, già molti giovani iniziano a pensare ad una pensione integrativa che, come suggerisce il nome, va a integrare e ad affiancarsi a quella pubblica. Tra i tanti vantaggi derivanti da una pensione complementare, c’è la deducibilità del fondo pensione, che è proprio l’argomento principale di questo articolo.

Per prima cosa però è opportuno capire esattamente cos’è e come funziona il fondo pensione per avere una panoramica più ampia. Il funzionamento è piuttosto semplice: nel momento in cui si sottoscrive un fondo pensione, bisogna versare periodicamente degli importi che possono essere fissi o variabili, a seconda del piano pensionistico scelto. Ne esistono infatti varie tipologie e per schiarirsi le idee è consigliabile farsi supportare da un team di professionisti e consultare siti verticalizzati, come Onlinesim.it, dove viene spiegato come scegliere il fondo pensione integrativo più adatto secondo i propri obiettivi.

Gli importi versati vengono poi investiti per generare rendimento. Al raggiungimento dell’età pensionabile, è possibile richiedere il riscatto del capitale versato e tutti gli interessi maturati nel corso degli anni sotto forma di rendita vitalizia, che andranno ad affiancarsi alla pensione versata dall’INPS. È una soluzione molto gettonata, tra gli adulti ma anche tra i giovani, soprattutto in un contesto dove il mercato del lavoro è sempre più discontinuo e dove il costo della vita e l’inflazione continuano ad aumentare.

A questo punto possiamo concentrarci sulla deducibilità fiscale dei versamenti volontari. Chi aderisce a un fondo pensione può sottrarre dal proprio reddito imponibile IRPEF, cioè la parte di reddito su cui si calcolano le imposte, i contributi versati alla previdenza complementare. In pratica, versare nel fondo pensione permette di ridurre l’importo su cui vengono applicate le tasse e quindi di ottenere un risparmio fiscale che si rinnova ogni anno per tutta la durata dell’investimento.

L’Agenzia delle Entrate stabilisce un limite massimo alla deducibilità di 5.164,27 euro all’anno. Questo importo comprende: i contributi versati personalmente dal sottoscrittore, quelli eventualmente versati dal datore di lavoro e quelli destinati a un familiare fiscalmente a carico.

Sebbene il tetto massimo possa sembrare contenuto, questa agevolazione può avere un impatto concreto al momento della dichiarazione dei redditi, perché contribuisce a non superare gli scaglioni IRPEF più elevati, permettendo quindi un risparmio fiscale complessivo.

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Inoltre, chi desidera versare nel fondo pensione somme superiori al limite di 5.164,27 euro annui, non perde del tutto il vantaggio fiscale. Gli importi che superano tale soglia, infatti, potranno beneficiare di un’esenzione fiscale al momento del riscatto della pensione integrativa.

Quando la prestazione pensionistica verrà erogata, oltre a escludere dall’imponibile i rendimenti già tassati durante gli anni di investimento, verranno sottratti anche i contributi non dedotti nelle precedenti dichiarazioni dei redditi.

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